Le occlusioni venose retiniche, si evidenziano con una diminuzione del campo visivo e con la conseguente comparsa di difetti visivi come la sensazione di vedere continuamente mosche volanti. Conseguentemente la qualità visiva è molto bassa circa 1/10.

La Retinal Vein Occlusion, anche indicata come RVO indica un gruppo di malattie vascolari retiniche che determinano se non opportunamente trattate seri danni anche permanenti alla vista.

I fattori che conducono ad una occlusione venosa retinica:

Possono essere vari i fattori che causano una occlusione, ed in particolare:

  • alterazioni della parete vascolare,
  • disturbi emodinamici,
  • patologia ematica.

Cause frequenti che conducono alle occlusioni venose retiniche

Non ci sono differenze tra uomini e donne, l’incidenza però tende ad aumentare in funzione dell’avanzare dell’età. In genere il fenomeno è meno presenze nei paesi europei rispetto alla media mondiale, infatti in europa l’incidenza è pari a 2 casi ogni 1000 abitanti.

  • Età superiore a 50 anni
  • ipertensione arteriosa
  • cardiopatie
  • diabete
  • glaucoma cronico,
  • viscosità ematica elevata.
  • Occlusioni di Branca della Vena Centrale della Retina

Le tipologie delle occlusioni venose retiniche

Vi sono varie tipologie causate da fattori differenti e aventi effetti completamente diversi in base alla causa. In particolare:

Forme edematose: Sono le più comuni, l’occlusione ha un inizio graduale ma lento, in genere si completa entro 2-10 giorni.
Forme ischemiche: Meno frequenti, ha in inizio molto rapido.
Forme miste: Si verifica soprattutto nei soggetti ipertesi
Forme del giovane: Abbastanza rare, presente in individui giovani. In genere è possibile intervenire con esito positivo.

Vi sono diversi esami per verificare la presenza di una occlusione venosa in particolare la Fluorangiografia e la OCT.

Se non opportunamente trattate, si può avere un edema maculare che può condurre ad una diminuzione della visione fino alla cecità.

Come curare

Utilizzare antiaggreganti con la finalità di rendere più fluido il sangue. Successivamente è possibile eseguire una delle seguenti terapie:

Fotocoagulazione Laser: indicata nelle forme ischemiche. Tra le tecniche più utilizzate e risolutive.

Iniezioni intravitreali con cortisonici consente di ottenere buoni risultati e di poter eseguire in più riprese anche trattamenti al laser.

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