Il cheratocono è una malattia della cornea (distrofia corneale progressiva non infiammatoria).

Essa consiste in un’alterazione che porta ad un assottigliamento della cornea, incurvandosi progressivamente verso l’esterno. Generalmente la porzione di cornea interessata è quella centrale o inferiore.

Classificazione

Stadio I: stadio iniziale (detto anche cheratocono frusto); viene di norma confuso con un banale astigmatismo il quale, solitamente, non si modifica durante la vita di un individuo. Il cheratocono di solito tende ad accentuarsi, pertanto l’astigmatismo inizialmente rilevato tende ad aumentare.

Stadio II: compare una forma di astigmatismo irregolare che si corregge parzialmente, mediante l’uso di occhiali. In questi casi, il paziente può raggiungere una qualità di vista che può essere definita discreta. Altre volte è necessario l’utilizzo di lenti a contatto.

Stadio III: la deformazione corneale è più marcata, ed associata ad un assottigliamento individuabile nella porzione interessata dal cedimento. La cornea risulta sovente alterata anche come trasparenza e la vista è molto compromessa. In questa condizione anche gli occhiali risultano di scarsissimo aiuto e l’uso di lenti a contatto diventa necessario sempre che il soggetto le tollera.

Stadio IV: le condizioni della cornea sono sempre più critiche e la correzione con lenti a contatto non dà più i risultati e il comfort di una volta. Si va verso una soluzione chirurgica.

Non è un’unica causa nota a provocare il cheratocono; con ogni probabilità, più fattori concorrono a provocare questo tipo di patologia. Sicuramente è presente una componente ereditaria; ma non è stato ancora scoperto un gene o più d’uno che, associati, possano esserne ritenuti la causa.

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