Sergio Verdicchio ‘65 – Caserta

Nell’ottobre del 1990 durante una visita di routine mi fu diagnosticato un inizio di cheratocono che peggiorò nel giro di pochi mesi. L’oculista mi rassicurò comunque che avremmo risolto il problema consigliandomi delle lenti a contatto rigide che avrebbero corretto l’astigmatismo indirizzandomi da un suo contattologo di fiducia.

Effettivamente con le lenti a contatto, anche se tra mille difficoltà di adattamento, riuscii a riprendere la mia vita quotidiana.

Purtroppo il cheratocono degenerò negli anni successivi portandomi al trapianto di cornea all’occhio sx, al Fyodorov di Mosca nell’anno 1993.

L’intervento, perfettamente riuscito, apprezzato dai migliori chirurghi, comunque non mi ha impedito di dover fare a meno delle lenti a contatto rigide per correggere l’astigmatismo.

Per molti anni sono stato seguito dal contattologo che mi fu consigliato dall’oculista dopo la prime visita ma, con il passare degli anni, purtroppo, è venuta a mancare la fiducia nei suoi confronti per una serie di disattenzione, ritardi ed errori.

Nel 2011 decisi di trovare una valida alternativa, anche perché in caso di necessità non avrei potuto contare su di lui.

La ricerca su internet diede i suoi frutti con il nome del Sig. Nikolaus Golser di cui molti parlavano bene. Decisi quindi che era il momento di cautelarmi per il futuro e di prendere un appuntamento.

Dopo tanti anni mi trovavo a partire da zero prefissandomi, vista anche l’avanzare sia dell’età che del peggioramento, di poter avere un valido punto di riferimento.

Grazie a lui, molto professionale e sincero, ho capito che la correzione e la bravura nel trovare il giusto compromesso tra lente e visione del precedente contattologo, in realtà era sbagliato. La visione ottimale con le lenti a contatto rigide non è sinonimo di corretta realizzazione della lente ma può anche essere dovuta ad una pressione errata della cornea con un suo sfiancamento. La correttezza della lente è il compromesso tra confort, visus ma soprattutto evitare uno sfiancamento della cornea che a lungo andare e con un uso sconsiderato, è il caso mio che le porto fino a 15 ore al giorno, può portare danni ben più gravi, leucoma apicale ed intervento chirurgico.

Il sig. Golser oltre ad essere un professionista serio è anche un ottimo consulente, punto di riferimento con il quale dialogare piacevolmente anche al di fuori del campo professionale.

Nel 2013 mio figlio è stato escluso durante un concorso militare per un cheratocono che molti oculisti non avevano diagnosticato.

La prima persona che ho contattato per un consiglio è stato proprio lui. Ancora oggi quando ho qualche dubbio su qualsiasi problema il mio referente e consigliere è lui.

Per concludere, i suoi punti forti sono la professionalità con cui affronta le problematiche, dispensando consigli solo ed esclusivamente per il bene del paziente, l’artigianalità del prodotto che si può adattare a tutti, la possibilità di interagire in tempo reale con la realizzazione apportando le ultime correzioni, la massima disponibilità in caso di emergenza.

Il sig. Golser è sempre prodigo di consigli, limitare l’uso, evitare se possibile di passare subito alla lente correttiva, utilizzare la sclerale per un miglior confort.

Questo ne fanno di lui un professionista serio che, al giorno di oggi, ne fanno un raro esempio da seguire.

Inoltre quello che mi sento di consigliare ai soggetti affetti da cheratocono è di far eseguire sempre una topografia corneale ai familiari più stretti, soprattutto nel caso gli venga diagnosticato un semplice astigmatismo.

Il problema del cheratocono se c’è non è che si risolva ma intervenire per tempo può essere molto importante.

Io ci sono già passato.

 

 

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